Perché siamo liberi e come restare tali

Il 25 aprile di 75 anni fa l’Italia è stata liberata dal peggiore dei mali della storia contemporanea: la dittatura.

È stata liberata grazie all’azione intrapresa da persone coraggiose, che invece di nascondersi hanno rischiato la vita per permettere oggi a un’associazione come URCA di esistere.

È un nostro dovere dimostrare loro la nostra riconoscenza e gratitudine, celebrando in questa data, ogni anno, le loro gesta eroiche.

È un nostro dovere anche combattere tutt’oggi contro i nostalgici di quel periodo, chi non riesce a capire la differenza tra idea e ideologia, chi vuole limitare le libertà e i diritti altrui per una propria opinione distorta di giustizia e morale.

E proprio in questo periodo, di isolamento e distanza dai nostri affetti, dalle nostre abitudini, dovremmo renderci conto di quanto la nostra libertà sia importante, di quanto sia stato importante l’intervento di quelle persone coraggiose 75 anni fa.

In quanto a chi ricorda quel terribile ventennio con estrema malinconia, a chi sostiene che celebrare il 25 aprile non abbia senso, a chi per raggiungere i propri obiettivi elettorali sfrutta l’emotività delle persone, creando capri espiatori, usando slogan populisti, generando odio all’interno di uno stesso popolo, ricordiamo con orgoglio cosa successe durante la primavera del 1945.

La storia ci viene insegnata a scuola per imparare dagli sbagli del passato. Facciamo in modo che quello che studiamo sui libri di scuola, rimanga solo un terribile sbaglio da non ripetere.

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